LA BENEDIZIONE DEL GENITORE

Dispensatori di Benedizioni

"Genitori, benedite ogni giorno!"

 

              Una mamma ha detto: "Se il mio bambino si abitua già da piccolo a ricevere la benedizione dei genitori, arrivato a 14 anni gli sembrerà una cosa naturale farsi benedire dal papà e dalla mamma prima di andare a letto".


            Perciò, cari genitori, ogni giorno, sia alla mattina che alla sera, benedite i vostri figli. Benediteli in modo speciale il giorno della loro prima Comunione. Quando un vostro figlio parte, beneditelo e non dimenticatevi mai di benedire i vostri figli anche quando saranno lontani. "La benedizione dei genitori oltrepassa i monti e le valli, raggiunge i vostri figli ovunque si trovino". Benediteli con l'acqua santa e con un segno di croce anche nel giorno del loro matrimonio, specialmente nell'ora della loro morte. Questa ultima benedizione contiene tutte le altre benedizioni impartite durante tutta la vita, e accompagna i vostri figli nel loro cammino qui sulla terra.


            Per questo motivo S. Cipriano disse: "Non abbandonate la vostra corona! Non mettete da parte la stola, voi che siete i re e i sacerdoti della famiglia".


            Anche i nonni e i bisnonni hanno la stessa facoltà di benedire i loro nipoti, così pure gli educatori e le educatrici, e anche i fidanzati e i coniugi. I coniugi, per esempio, dovrebbero segnarsi a vicenda sulla fronte. Con questo atto si fortificano, sciolgono delle tensioni burrascose, padroneggiano le loro passioni focose, santificano il corpo e l'anima.


            Un'eletta mamma anziana fa questa commovente testimonianza: "Ho sempre cercato e chiesto di cuore la benedizione del sacerdote, ma anch'io benedicevo giorno e notte, quando stavo lavorando o riposando, se avevo delle preoccupazioni o delle gioie, quando ridevo o piangevo. E lo facevo sempre in nome di Gesù! Alle volte la mia mano destra si muoveva, nelle situazioni difficili della vita, senza che io me ne accorgessi, come di nascosto, unita alla Sua mano. Il segno di croce è sempre stata la mia arma e il mio aiuto.


            Anni fa rimasi vedova improvvisamente. Persi un ottimo marito, con cui avevo vissuto anni veramente felici. Rimasi con un figlio di 4 anni, una proprietà di 150 ettari di terreno, 20 operai e le mie mani deboli. Per fortuna, grazie a Dio, avevo una grande fiducia in Dio. Allora, disperata, gridai: "Signore, adesso accompagnami, dammi la tua mano, e camminiamo insieme. Nessuno può né deve sapere come noi andiamo insieme e perché ci teniamo per mano. lo non cerco altro che la tua mano e la tua volontà; io non cerco di far altro che il mio dovere verso tutti gli altri".


 


            Così, pregando e benedicendo, amministrai i miei beni. In casa, in cortile, nei campi, nei prati e nei boschi, io continuavo a fare dei segni di croce. Benedicevo il tempo secco, quello umido, la grandine e le deformità. Benedicevo gli operai e le loro abitazioni, benedicevo le stalle nella buona e nell'avversa fortuna, benedicevo i miei cari, i ragazzi, e lo facevo giorno e notte.


 


            Quando erano piccoli, di notte, facevo loro un segno di croce sulla fronte, anche quando dovettero andare al fronte. Quanto ho benedetto quel giorno! Ogni sera andavo nella loro camera e li benedicevo da lontano. E se davo loro la mano, come saluto o come segno di commiato, allora facevo un piccolo segno di croce sulla loro fronte e una nella mano vuota. La sera andavo davanti a una cappella della Madonna, pregavo e benedicevo nella direzione dove sapevo che erano.


 


            Bombe e guerra, necessità e saccheggi passarono come un miracolo vicino alla vecchia proprietà paterna. Io riuscivo ad andare avanti a sopportare tutto, a superare tutto, e a saldare i miei conti. Riuscii a costruire delle belle abitazioni per gli operai; cercavo pure di far piacere a Dio, facevo varie offerte alla Chiesa. Riuscii a dare un'istruzione a ogni figlio e a dar loro lavoro per decenni alle brave famiglie degli operai, che erano numerose. lo penso che tutto sia dovuto solo alle benedizioni di Dio che impartivo. Dovevo tutto a quella mano nascosta che mi guidava notte e giorno, e che benediceva con me. Malgrado tutte le difficoltà che dovetti affrontare in quegli anni, fu una bella vita benedetta, che condivisi con Gesù".

                                         

                                    (da: "il Segno del Soprannaturale", aprile 2002)

LA BENEDIZIONE DEL GENITOREultima modifica: 2006-06-11T16:56:21+02:00da gioiaepace
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