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Cristiani per servire

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Il Presidente

Quel “ Fondo Speciale Economico” (Dopodinoi) : cosa è ?.

 

Il programma del Commissario Straordinario Bondi per le “spending review” ( esame di azione di spesa) ha dichiarato che entro il mese di giugno 4,3 miliardi di euro saranno quelli inerenti i tagli alla spesa pubblica. Fin qui va bene !

 

La razionalizzazione della spesa dell’acquisto di beni, servizi da parte della Pubblica Amministrazione verrà diviso tra Stato, Enti Previdenziali, Locali per arginare sprechi, inefficienze, bisogni ritenuti inutili. Fin qui va bene !

 

Insomma un criterio di risparmio rispetto agli attuali volumi di spesa. Fin qui va bene !

 

Ma se tra questi “risparmi” sono entrati 150 milioni di euro derivati dal gioco d’azzardo previsti per la costituzione di un “Fondo Speciale Economico” detto “Dopodinoi”, somma approvata dalla 12° Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, oggi, sono stati “buggerati” dal Governo Monti . Qui non va bene !

 

Forse non sono stati valutati in appieno e con senso di responsabilità quelle “decisioni”, per le quali non è stato considerato il futuro del mondo della disabilità psico-fisica, cruccio delle famiglie, quando questi sofferenti resteranno un giorno senza famiglia e senza una adeguata protezione e garanzia futura, soprattutto per non avere una ragionevole certezza e sicurezza sui vari tempi assistenziali che il proprio familiare dovrà affrontare.

 

Questo “risparmio” assoluto, questo “parere” negativo per stringenti vincoli di finanza pubblica, queste deleterie impossibili “motivazioni” espresse dal Sottosegretario di Stato prof. Cecilia Guerra nella disanima del Testo”Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità gravi prive di sostegno familiare”, ci sia concesso, ha suscitato sconcerto, amarezza, delusione in noi ed in seno alle famiglie di questi “sfortunati della vita”.

 

Al punto 5 delle n/s Petizione del 28 maggio 2008 al Parlamento Italiano abbiamo inoltrato il modesto “suggerimento” per l’eventuale costituzione di un “Fondo Speciale Economico (DOPODINOI)”, richiesta tuttora giacente col n. 5 presso la 12° Commissione Igiene e Sanità e n. 6 presso la Commissione Affari Esteri Emigrazione del Senato della Repubblica e n. 9 presso la Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati.

 

Questo “progetto” affonda le sue radici specifiche dal 7 ottobre 1998 e lo ricordo per essere stato l’autore di questo Dopodinoi “suggerito” ai precedenti Governi Prodi, Berlusconi (ed anche in ambito Unione Europea ), con altrettante Petizioni a norma dell’art.50 della Costituzione.

 

E’ fuori di dubbio che la fondamentale istituzione assistenziale è la famiglia, il più importante “soggetto sociale”, fulcro indispensabile e centrale della vita della comunità. Ma l’età non concede una lunga vita a nessuno quindi, Signor Presidente del Consiglio dei Ministri Monti : non volga lo sguardo da altre parti !

 

Il “Dopodinoi” cioè gli interventi che si ritengono necessari per garantire l’assistenza ed il sostentamento ai soggetti privi di sostegno familiare e di autonomia a causa, anche, dei gravi handicap, è una “forma” che non è stata mai valutata sul piano socio-legislativo da nessun Governo.

 

Una norma del Regio Decreto n.6535 del 19.11.1889 imponeva alle Amministrazioni Comunali l’obbligo di provvedere al ricovero in istituti delle persone d’ambo i sessi inabilitate al lavoro con infermità croniche o con “difetti” psico-fisici e tali da non essere in grado di procacciarsi quanto era necessario alla loro assistenza ed esistenza. Questa normativa è stata inserita negli artt.154 e 155 del Regio Decreto n.773 del 18.6.1931, ripetitiva in toto di quanto sopra citato e proseguito in tutta la Costituzione Italiana ed Europea.

 

Oggi questa “forma”, Dopodinoi, di assistenza si è fatta sempre più necessaria, pressante, profondamente attuale.

 

Nel caso di “ricovero di massa”, in quello di “poche unità” quali casa-famiglia, comunità alloggio od “altro”, il Dopodinoi, forse sarebbe in grado di garantire parzialmente l’affetto familiare, in quella solidarietà che pur non trascurando l’ambito della normalità sappia dare quell’aiuto necessario per compensare il deficit di natura organica,motoria e sensoriale.

 

Ma cosa è questo Fondo Speciale Economico ( Dopodinoi).

 

In poche parole é un possibile Fondo nel quale confluire, ( in unione di adeguati interventi amministrativi da parte delle Istituzioni, come quei primi 150 milioni di euro negati ) quelle parti di patrimonio, risparmi o beni che in eredità andrebbero ai diversamente abili che un giorno resteranno soli, costituendo una base di tranquillità per il futuro di questi “orfani”.

 

Un “sistema di vita” che pur essendo, ripeto, extra familiare, si riveli idoneo ai bisogni assistenziali, soprattutto, a quelli esistenziali della persona, per non citare quelle provvidenze economiche sul “durante” che sono mediamente di euro 267,57 mensili, una vera vergogna per un Paese civile come l’Italia !

 

Le famiglie di questi “desaparecidos della n/s civiltà” ambiscono e vogliono assicurarsi che i loro congiunti possono vivere in un contesto familiare e cioè in una casa-famiglia od in una comunità alloggio, od altro “coperti” da una tranquillità economica, ipotesi che il Governo Monti non vuole nemmeno iniziare.

 

E’ ovvio che per le persone indigenti e sempre cagionevoli di salute, naturalmente non in grado di provvedere alle proprie esigenze, occorre una prestazione di natura assistenziale da parte delle Istituzioni (Stato, Regioni, Provincie, Comuni).

 

E’ vero che la legislazione italiana prevede il curatore, il tutore, l’amministratore di sostegno che si assumono l’onere di “amministrare” i beni del disabile, ma se amministrato da un Ente Pubblico ( come sostengo da moltissimi anni !), quest’ultimo sarà sempre operante ed attivo garantendo una naturale continuità che la persona fisica non è in grado di farlo.

 

L’opinione pubblica le famiglie e la solidarietà sociale ritengono doveroso da parte del Governo Monti accogliere queste richieste con convinzione, coraggio e con spirito di solidarietà, in quanto non è accettabile che le famiglie di questi “desaparecido della n/s civiltà”, pur considerando le motivazioni e le esigenze economiche della riduzione delle spese del bilancio pubblico, siano dominate dalla paura, diventino preda delle incertezze, pressate dai dubbi e dalla disperazione.

 

Il definire, poi, sostegni economici alle famiglie che si gravano dell’assistenza ai pazienti con handicap mentale o disabilità fisica, l’inserimento lavorativo, il sostegno scolastico ed altro, sono temi che le Istituzioni dovrebbero affrontare in maniera efficace, decisiva e senza indugio, meglio che le inutili, qualunquistiche, relativistiche, egoistiche, quanto deleterie baruffe politiche, non degne di un Paese civile !

 

Questo è il ricordo che il Governo Monti non dovrebbe dimenticare, per un rinnovamento continuo della società verso valori etici e per il bene comune.

Previte

 

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da: Cristiani per servireultima modifica: 2012-06-01T08:59:40+02:00da gioiaepace
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