da: “Nessuno tocchi Caino”

TEXAS (USA): TOMMY LYNN SELLS GIUSTIZIATO

3 aprile 2014: Tommy Lynn Sells, 49 anni, bianco, un serial killer, è stato giustiziato in Texas.

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Ieri il suo caso era stato al centro di una veloce serie di ricorsi. Sells aveva contestato le nuove dosi di Pentobarbital appena acquistate dell’Amministrazione Penitenziaria da fonti che l’Amministrazione non ha voluto comunicare ai difensori di Sells.

In mattinata la giudice federale Vanessa Gilmore aveva ordinato la sospensione dell’esecuzione, ordine che è stato annullato poche ore dopo dalla Corte d’Appello federale del 5° Circuito, annullamento poi confermato a breve anche dalla Corte Suprema degli Stati Uniti.

Sells era sospettato di circa 70 omicidi, per 15 dei quali erano stati trovati riscontri. Il reato per il quale è stato giustiziato è l’omicidio, avvenuto il 31 dicembre 1999, di una ragazzina di 13 anni, Kayleen Harris. In quell’occasione Sells, che era penetrato nella casa della famiglia Harris, tagliò la gola anche ad un’amica della vittima, Krystal Surles, 10 anni, che però sopravvisse a aiutò la polizia ad identificare Sells.

Sells era stato condannato all’ergastolo anche per l’omicidio di una  bambina di 9 anni commesso  nell’aprile 1999.

Sells diventa il 5° giustiziato di quest’anno in Texas, il 513° da quando il Texas ha ripreso le esecuzioni nel 1982, il 15° dell’anno negli Usa e il n° 1347 da quando gli Usa hanno ripreso le esecuzioni nel 1977.

Per saperne di piu’ : http://www.deathpenaltyinfo.org/

 

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NESSUNO TOCCHI CAINO – NEWS FLASH

 

ROMA: INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA ‘IL SENSO DEL SACRO A REBIBBIA – LA VIA CRUCIS SECONDO I DETENUTI DELLA III CASA CIRCONDARIALE’

L’inaugurazione della mostra, curata dall’artista Paolo Bielli e dal gallerista Vincenzo Mazzarella, avrà luogo martedì 8 aprile 2014 dalle ore 11.00 alle 13.00 presso la Chiesa di Santa Lucia al Gonfalone, in Via dei Banchi Vecchi, 12 a Roma.

La mostra sarà esposta fino al 13 aprile col seguente orario: dalle ore 11.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 18.30.

Nessuno tocchi Caino e l’associazione Made in Jail in collaborazione con la Direzione della terza Casa circondariale di Rebibbia, hanno proposto un progetto artistico a un gruppo di ragazzi detenuti che vivono un carcere a regime attenuato per reati non gravi, legati alle tossicodipendenze e alle difficili problematiche che ne conseguono.

L’idea delle quattordici stazioni nella Passione di Cristo, ha suscitato fra i detenuti e la stessa amministrazione curiosità prima e coinvolgimento appassionato dopo, tanto da mettere insieme un team del laboratorio di serigrafia con il supporto degli operatori penitenziari.

Grazie all’accoglienza di Don Franco Incampo, parroco della Chiesa di Santa Lucia al Gonfalone, è stato possibile portare la mostra all’esterno del carcere perché sia fruibile a tutti.

Il percorso del Cristo, nel suo ultimo giorno da condannato a morte, sgomenta perché nulla gli viene risparmiato e nulla può cambiare il suo destino. Ineluttabilità della condanna, della sofferenza per le torture inferte e della morte che lo attende sulla Croce, impongono di non voltare lo sguardo davanti al dolore dell’essere umano, sia esso buono o cattivo, colpevole o innocente. Il messaggio con la rappresentazione della Via Crucis, ripercorsa nelle opere di giovani uomini detenuti, è proprio questo: ricordarsi anche di chi ha sbagliato, di chi non è perfetto, consapevoli che la vita dell’essere umano ci riguardi sempre e ci coinvolge tutti.

Riferimenti: 3290074944 tel. 06-68979302-201; fax 96-6897921

mail: info@nessunotocchicaino.it

Per saperne di piu’ :

 

INDIA: COMMUTATA IN ERGASTOLO LA CONDANNA A MORTE DI BHULLAR

31 marzo 2014: la Corte Suprema indiana ha commutato in ergastolo la condanna a morte di Devinderpal Singh Bhullar, terrorista responsabile di attentati esplosivi a Delhi nel 1993, per il ritardo nella decisione sulla sua domanda di grazia e le sue condizioni di salute.

Il giudice presidente P Sathasivam e i giudici R M Lodha, H L Dattu e S J Mukhopadhaya della Corte Suprema hanno deciso la commutazione in risposta alla petizione presentata dalla moglie di Bhullar, Navneet Kaur.

La donna aveva chiesto alla Corte di rivedere la decisione con cui aveva respinto una richiesta di commutazione presentata dal marito, alla luce della recente sentenza secondo cui il ritardo nella decisione sulla domanda di grazia può essere motivo di commutazione della condanna capitale.

Bhullar è stato riconosciuto colpevole per l’esplosione di una bomba a Nuova Delhi nel settembre 1993, che uccise nove persone e ne ferì altre 25.

Nella storica sentenza, la Corte ha ritenuto che prolungare l’attesa per l’esecuzione della pena di morte ha un “effetto disumanizzante” sui condannati che devono affrontare l’”agonia” di aspettare per anni all’ombra della morte la decisione sulla loro domanda di grazia.

Per saperne di piu’ : http://timesofindia.indiatimes.com/india/SC-commutes-Devinderpal-Singh-Bhullars-death-sentence-to-life-imprisonment/articleshow/33006245.cms

 

TANZANIA: I CONDANNATI A MORTE CONTINUANO AD AUMENTARE

3 aprile 2014: Nel corso di un seminario di formazione dell’amministrazione penitenziaria in Tanzania, il direttore esecutivo dell’area di trattamento dei detenuti, vice commissario John Nyoka, ha detto che le celle del braccio della morte ospitano tre detenuti al posto di uno previsto.

Ha aggiunto che l’intero concetto di riabilitazione dei detenuti è stato compromesso dalla pena di morte, in quanto i detenuti nel braccio della morte non possono essere riabilitati stando in attesa della loro esecuzione tramite impiccagione. Nyoka ha concluso che la Costituzione dovrebbe specificare cosa significa la condanna all’ergastolo che deve sostituire la pena di morte.

Nella sua “Presentazione del Tanzania Prison Services, sviluppi positivi, sfide e prospettive nella gestione dei prigionieri condannati a morte”, il commissario di polizia penitenziaria Dominic Mshana ha detto che i ritardi nell’esecuzione dei detenuti hanno provocato la congestione delle celle del braccio della morte perché non possono essere mescolati con gli altri prigionieri.

Essendo l’ultima esecuzione avvenuta nel 1994, quelli in attesa di essere giustiziati vivono in uno stato di agonia, con conseguenti proteste e rivendicazioni che, se non accolte, sfociano in disordini.

Le statistiche del Tanzania Prison Services (TPS) mostrano che, al 15 ottobre 2013, c’erano 364 detenuti nelle varie prigioni in attesa di esecuzione. Secondo il Commissario del TPS, Juma Malewa, 86 dei 364 condannati a morte del Paese hanno presentato ricorso dinanzi alla Corte d’Appello della Tanzania.

La questione della pena di morte non è stata inclusa nella prima bozza della nuova Costituzione e nemmeno nella seconda bozza attualmente in discussione all’Assemblea Costituente.

Per saperne di piu’ :

 

QATAR: CONDANNATO A MORTE PER L’UCCISIONE DELL’INSEGNANTE INGLESE

27 marzo 2014: un uomo è stato condannato a morte in Qatar dopo essere stato riconosciuto colpevole dell’omicidio di una giovane insegnante inglese di 24 anni, il cui corpo semi-bruciato fu ritrovato lo scorso ottobre in un’area desertica del paese asiatico.

Il condannato è stato identificato come Badr Hashim Khamis Abdullah Al-Jabar, il cui arresto avvenne subito dopo il ritrovamento del corpo di Lauren Patterson.

Un secondo uomo, Muhammad Abdullah Hassan Abdul Aziz, è stato condannato a tre anni di detenzione per complicità nell’omicidio.

La Patterson, originaria di West Malling, presso Maidstone, lavorava presso la Newton British School a Doha, capitale del Qatar, ed era scomparsa dopo una serata trascorsa fuori casa.

Per saperne di piu’ : http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/middleeast/qatar/10726757/Qatari-sentenced-to-death-over-brutal-killing-of-British-teacher.html

 

da: “Nessuno tocchi Caino”ultima modifica: 2014-04-07T12:04:03+02:00da gioiaepace
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