da “Nessuno tocchi caino”

tit01IRAN: 100 PRIGIONIERI DI GHEZEL HESAR RISCHIANO IMMINENTE ESECUZIONE

2 marzo 2016: almeno 100 prigionieri del carcere di Ghezel Hesar (a Karaj, nel nord Iran) sono in pericolo imminente di esecuzione dopo che le loro condanne a morte per reati di droga sono state confermate nel mese scorso dalla Corte Suprema.

 

L’organizzazione Iran Human Rights (IHR) è a conoscenza di alcuni dei loro nomi: Amir Ali Kakavand, Hamed Nazarirad, Seyed Ali Jalali, Afshin Kehrari, Mohsen Eydi, Hamid Moradi, Iman Esmaeili, Hossein Azari, Kavous Farhadi, Mohammad Zareh, Majid Vadipour, Reza Karimzadeh, Mahmoud Davarpanah, e Alireza Keshavarz.

Un prigioniero della prigione di Ghezel Hesar ha detto a IHR: un procuratore del tribunale rivoluzionario è venuto in carcere e ha detto ai prigionieri di prepararsi per l’esecuzione, dal momento che le loro condanne a morte sono state confermate dalla Corte Suprema.

Secondo fonti vicine a IHR, i prigionieri non hanno avuto la possibilità di presentare ricorso dinanzi alla Corte Suprema prima che questa confermasse le condanne. In passato a molti prigionieri in Iran accusati di reati di droga non è stato concesso il diritto di appello.

Dopo una pausa di due mesi sembra che le autorità iraniane si preparino ad una nuova ondata di esecuzioni. Iran Human Rights è profondamente preoccupata e invita la comunità internazionale a concentrarsi sulla pena di morte in Iran. “Stiamo mettendo in guardia rispetto ad una nuova ondata di esecuzioni in Iran. Le autorità iraniane hanno ridotto il numero di esecuzioni poche settimane prima delle elezioni per poi giustiziare un gran numero di prigionieri dopo,” ha dichiarato Mahmood Amiry-Moghaddam, portavoce di IHR.

Nel dicembre 2015, 70 membri del parlamento iraniano hanno firmato una proposta per eliminare dalla legislazione la pena di morte per reati di droga. Il disegno di legge deve essere approvato dal Consiglio dei Guardiani prima che possa essere approvato.

Iran Human Rights e diverse altre organizzazioni non governative per i diritti umani hanno ripetutamente invitato l’Ufficio delle Nazioni Unite contro Droga e Crimine ed i Paesi donatori ad interrompere la fornitura di attrezzature, il finanziamento, e la tecnologia all’Iran fino a quando nel Paese non sarà eliminata la pena di morte per reati di droga.

(Fonti: Iran Human Rights, 02/03/2016)

tit01IRAQ: L’ISIS PUBBLICA LA LISTA DEI GIUSTIZIATI

2 marzo 2016: miliziani dello Stato Islamico hanno pubblicato a Mosul una “lista della morte” delle 1.065 persone da loro uccise in città nel corso dell’anno passato.

Il documento è stato affisso nelle stazioni di polizia e in un ospedale e contiene i dettagli dei “criminali” che sono stati “puniti” dai jihadisti nella città irachena.

Tra i giustiziati figurano insegnanti, leader religiosi moderati e medici che si erano opposti ai metodi brutali dell’ISIS.

Per la maggior parte sono stati uccisi nel deserto e i loro corpi gettati in una fossa comune.

Anche i loro parenti rischiano l’esecuzione se mostrano emozione nel vedere sulla lista il nome di una persona cara, dal momento che l’espressione di dolore viene considerata come critica al regime.

L’ISIS punisce la gente del posto per “crimini” come fumare e guardare partite di calcio.

Il residente a Mosul Omar Jirjis ha detto: “Decine di persone sono venute in centro per cercare sulla lista i nomi di parenti”.

“Membri armati del gruppo guardavano da vicino le reazioni della gente.

“Questo significa che chi ha visto il nome di una persona cara sulla lista non poteva nemmeno lamentarsi, per paura di essere ucciso”.

“Ho visto un uomo che metteva la mano sulla bocca di una delle donne venute a leggere la lista”.

(Fonti: dailystar.co.uk, 02/03/2016)

da “Nessuno tocchi caino”ultima modifica: 2016-03-08T10:56:41+01:00da gioiaepace
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