4° domenica di Quaresima, 6 marzo

  Juan Gutiérrez de Padilla: Pater peccavi Mentre vi sono poche versioni musicali dei Vangeli proposti nella liturgia delle scorse domeniche, l’episodio celeberrimo del “figlio prodigo” ha spesso toccato l’ispirazione dei compositori: nel Novecento, vi si sono cimentati, fra gli altri, musicisti del calibro di Claude Debussy e Sergej Prokof’ev. La versione che proponiamo pone in musica la preghiera del … Continua a leggere

SCHEGGE DI VANGELO

Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi. (Mc 12,28-34)

UDIENZA DEL MERCOLEDI’

Il Papa: “La Chiesa non ha bisogno di soldi sporchi, ma di cuori aperti” Salvatore Cernuzio  |  02/03/16 Regala perle di misericordia, Papa Francesco, ai fedeli riuniti in piazza San Pietro per l’Udienza generale del mercoledì a cui ricorda che Dio “non ci tratta secondo i nostri peccati”. Ma non manca di dare una stoccata anche a chi maschera dietro … Continua a leggere

Santa Marta: “Impariamo a essere misericordiosi come Dio che, quando perdona, ‘dimentica’…”

Luca Marcolivio  |  01/03/16 La Quaresima è un tempo per preparare il nostro cuore al perdono di Dio, che, come presupposto, richiede un atteggiamento di perdono per le colpe altrui da parte nostra. Lo ha ricordato papa Francesco durante l’omelia di stamattina alla Casa Santa Marta, traendo spunto dalla celebre domanda di Pietro a Gesù: quante volte si può perdonare … Continua a leggere

Il paradosso dell’Amore

Vivendo il Vangelo il cristiano intraprende una nuova vita: non fa nessun affidamento su di sé, non si ferma né sui propri peccati né sui propri presunti meriti 2 marzo 2016Andrea PanontSpiritualità e Preghiera Pixabay CC0 – pedroivo, Public Domain Bella la lettera di Francesco, perché mi confida la sua anima e mi invita a cercare sempre l’unione con Gesù. … Continua a leggere

Perdonare perché perdonati

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Mt 18,21-35 1 marzo 2016 RedazioneSpiritualità e Preghiera Pixabay CC0 – kloxklox_com, Public domain Lettura Il tema del brano immediatamente precedente al Vangelo di oggi riguarda una colpa contro l’ordine comunitario; nel brano di oggi l’evangelista Matteo riporta l’insegnamento di Gesù nelle offese personali tra fratelli. Gesù spiega il suo insegnamento attraverso un … Continua a leggere

Traccia di riflessione: Vangelo IV Pasqua(A)

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Traccia di riflessione: Vangelo IV Pasqua(A)

            “Io sono la porta – dice Gesù – e chi non entra nel recinto dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Io sono la porta”. La porta è lo spazio di una città, di un edificio, che consente il passaggio, permette l’entrata e l’uscita. Anche in informatica la porta logica di un PC è il punto di riferimento con un collegamento all’esterno attraverso i numeri binari, 1 aperto 0 chiuso. Ecco allora il significato simbolico della porta, aperta o chiusa. Aperta è accoglienza ed ospitalità, chiusa ostilità e rifiuto. Aperta permette la comunità e assicura l’unità, al contrario la porta chiusa fa fiorire l’egoismo e l’individualismo. Nella Bibbia il termine porta sta all’inizio, alla fine e nel centro. All’inizio, libro della Genesi, c’è una porta che si chiude alle spalle di Adamo e di Eva, alla fine, libro della Apocalisse, c’è una porta che si apre nel cielo. E al centro, nel cuore della storia, c’è Cristo che dice: Io sono la porta. E’ anche pastore, pastore che conosce le sue pecore e le chiama per nome. Il mio nome sulla Tua bocca, senza aggettivi né qualificativi né determinativi. Conosce il mio nome perché conosce la mia umanità, fragile e debole, spesso egoista e pigliatutto, altre volte proiettata in slanci di solidarietà e fratellanza, ma sempre bisognosa di una guida da seguire e un pastore da tallonare. Un pastore che è anche agnello, disposto a guidarmi cercando il mio bene e non il proprio interesse, disposto a rimetterci per me anche la vita. Pastore che cammina davanti a me, si fa largo nelle sterpaglie spinose della vita per prepararmi la strada, che mi precede e non è mai a ridosso, che non mette mai paura, ansia, angoscia, ma accoglie e capisce le mie emozioni e i miei sentimenti e dona fiducia e certezze. Allora vorrei, o Dio, che accanto al mio nome Tu aggiungessi un aggettivo: tuo, o Signore, aggettivo possessivo

LA PAROLA DEL PAPA

Nell’omelia della Messa Venerdì, 11 aprile 2014 IL PRINCIPE DI QUESTO MONDO NON VUOLE LA NOSTRA SANTITA’ «Tutti siamo tentati, perché la legge della vita spirituale, la nostra vita cristiana, è una lotta: una lotta. Perché il principe di questo mondo – il diavolo – non vuole la nostra santità» Papa Francesco nell’omelia oggi alla Messa alla casa Santa Marta, … Continua a leggere

VENERDI’ SANTO

La Chiesa con la meditazione della passione del suo Signore e con ladorazione della croce commemora la sua origine dal fianco di Cristo, che riposa sulla croce, e intercede per la salvezza di tutto il mondo. Dal film Gesù di Nazareth – Zeffirelli video in : http://sualidicarta.blogspot.it/