Rivela il Postulatore della causa di beatificazione del Papa polacco
CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 27 marzo 2007 (ZENIT.org).- Il Postulatore della causa di beatificazione e canonizzazione di Giovanni Paolo II, monsignor Slawomir Oder, ha rivelato di avere l’imbarazzo dellea scelta nella lunga lista di miracoli attribuiti all’intercessione del Papa polacco.
L’inchiesta diocesana per il processo di beatificazione e canonizzazione del predecessore di Benedetto XVI si concluderà il 2 aprile nella Basilica di San Giovanni in Laterano.
Tra i miracoli riferiti, monsignor Oder ha citato molte guarigioni da tumori, che non sono state tenute in conto per la beatificazione, visto il tempo richiesto da queste malattie per verificare che non ci siano ricadute.
Per il momento uno dei casi attribuiti é quello di una suora francese che sarebbe guarita dal morbo di Parkinson per intercessione del Papa Karol Wojtyla.
Il nome della suora, ha affermato monsignor Oder, “non sarà per il momento rivelato: domenica delle Palme, 1° aprile, il Vescovo della diocesi dove si è svolto il processo per il presunto miracolo indirizzerà una lettera alla diocesi nella quale spiegherà ciò che è avvenuto”.
Monsignor Oder ha raccontato di quando la madre superiore del convento ha chiesto alla religiosa di scrivere su un foglio il nome di Giovanni Paolo II.
“La suora lo scrisse – ha detto monsignor Oder – ma la sua calligrafia era illeggibile”.
Dopo poche ore, era la sera del 2 giugno 2005, due mesi dopo la morte del Pontefice, la suora si è sentita guarita e ha scritto l’ora e il nome di Giovanni Paolo II.
“Questi scritti – ha spiegato il postulatore – sono stati esaminati da una perizia calligrafica”.
Ma le guarigioni sono altre. “Una delle prime segnalatemi – ha detto – è quella di una coppia polacca che il giorno della chiusura del processo diocesano a Cracovia mi ha presentato la bimba nata dopo anni di sofferenze e di cure”.
Altro caso è quello di una “gravidanza difficile e travagliata con la perdita delle acque amniotiche e, quindi, di una gravidanza secca. Dopo alcuni mesi di preghiere per chiedere l’aiuto d Giovanni Paolo II sono ritornate le acque e la madre ha partorito in modo naturale un bambino sano”.
Durante l’intera fase diocesana sono stati ascoltati circa 130 testimoni.