Psicologa o no

Padre Andrea Panont o.c.d.
Lo stupore é bambino
Vangelo a parabole
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Psicologa o no, so che Ginevra, un’amica di famiglia, quando la incontro ha spesso battute interessanti. Di solito si limita ad un saluto festoso. Ma di tanto in tanto si lascia sfuggire una parola di complimento per la mia spensieratezza che, a suo dire, invita ad un atteggiamento di fiducia anche chi mi incontra.

Se talvolta mi rimprovera, è perché intravede sul mio volto un qualche segno di preoccupazione. E allora mi chiede: “Cos’è successo? C’è qualcosa che non va… in famiglia?…”. Ho il mio bel dire che non c’è nulla; che tutto va bene. Si accorge delle mie inquietudini anche quando mi presento con il più splendido dei sorrisi.

– “Come t’accorgi che sono preoccupato…?”
– “La tua fronte ti tradisce…Ti si legge in faccia quello che hai nel cuore. Non puoi fingere. C’è in fronte una ruga, chiamata ruga delle preoccupazioni che scompare appena l’ultima delle preoccupazioni se ne va”.

Non mi rimproverava per quella ruga che sfugge al controllo, ma per lo stato di ansietà. “Tu non devi stare in pensiero, hai tutto; sei fortunato; non ti manca nulla. Devi solo pienamente fidarti”.

Nella meditazione del mattino, una frase è bastata ad illuminarmi il programma della giornata: “Ogni vostra preoccupazione gettatela in me”. Per¬ché? Nessun figlio di Dio può essere preoccupato. Occupato, si; preoccupato, no.

La fronte del cristiano, libera da ogni apprensione, può così mostrare a tutti che Dio è un papà previdente, provvidente, onnipotente e che in continuazione invita me e te: “Ogni vostra preoccupazione gettatela in me”. Il figlio di Dio è proprio uno spensierato.

Psicologa o noultima modifica: 2007-05-07T11:18:50+02:00da gioiaepace
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