da un ponte per…

Emergenza Siria, il dramma dei palestinesi
Pubblicato 02 05 2013

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Più di 1,2 milioni di rifugiati all’estero, 4 milioni di sfollati interni. In questa situazione sono sempre i più deboli che ne pagano le spese. Come i palestinesi siriani, che sono fuggiti per lo più nei campi del Libano. Al momento sono più di 37.000 coloro che hanno trovato rifugio nel paese dei cedri.

I più recenti rapporti dell’ONU sulla Siria danno un quadro devastante del conflitto. Più di un milione e duecentomila rifugiati all’estero, 4 milioni di sfollati interni, due milioni e mezzo di sfollati che vivono in condizioni precarie. Il 37% della popolazione, pari a cinque milioni di persone, vivono sotto la soglia di povertà con 2 dollari al giorno. Due milioni e mezzo sono i disoccupati, che erano solo mezzo milione prima della guerra. 400.000 le case completamente distrutte e 300.000 quelle seriamente danneggiate. Almeno 500.000 milione di case poi non hanno accesso ad elettricità acqua, fogne. Ad oggi il costo stimato per la ricostruzione del paese è di 80 miliardi di dollari. Gli aitui arrivano a singhiozzo con il piano ONU per i rifugiati finanziato solo al 60% e l’impossibilità materiale di raggiungere molte aree interne della Siria per distribuire aiuti minimi.

In questa situazione sono sempre i più deboli che ne pagano le spese. Come i palestinesi siriani, che sono fuggiti per lo più nei campi del Libano. Al momento sono più di 37.000 coloro che hanno trovato rifugio nel paese dei cedri. L’85% degli abitanti del campo di Yarmouk a Damasco è fuggito. E scappano in molti in Libano in altri campi già molto fragili e dove le organizzazioni palestinesi stanno cercando di rispondere al meglio alle mille emergenze quotidiane. Un recente rapporto elaborato dall’Ong ANERA in collaborazione con il nostro partner Beit Atfal Assomud – NISCVT racconta come i palestinesi siriani in Libano siano tra i più deboli al momento. Non hanno protezione legale, né possibilità di lavoro, molti vivono in alloggi di fortuna. La maggioranza dei bambini non è iscritta a scuola e i bisogni sanitari sono enormi.

Su segnalazione di Assomud-NISCVT Un ponte per…, in collaborazione con l’Associazione Ulaia, si è attivato per raccogliere farmaci di cui c’è urgente bisogno presso le case farmaceutiche produttrici.

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da un ponte per…ultima modifica: 2013-06-01T08:00:09+02:00da gioiaepace
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